Rimozione cicatrici Milano
Luglio 18, 2017La rimozione nei Milano è un trattamento pensato per chi ha necessità o semplicemente non apprezza un neo presente sulla propria pelle. Scopri tutto a riguardo leggendo questo articolo!
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Rimozione nei Milano – Dott. Di Leo Andrea
I nei o nevi sono zone della pelle o delle mucose che presentano una lesione pigmentale formata da un anomalo sviluppo di cellule neviche o melanociti (cellule responsabili della pigmentazione della pelle e dell’abbronzatura). Solitamente sono ben riconoscibili: macchie circoscritte tondeggianti od ovali in rilievo o meno rispetto alla pelle circostante.
Si possono trovare sulla nostra pelle fin dalla nascita oppure presentarsi spontaneamente durante il corso della vita. In base alla loro origine e al loro aspetto queste lesioni pigmentate vengono classificate in diverse categorie di cui parleremo in seguito.
Nella maggior parte dei casi la loro natura è benigna ma spesso capita che diventino o appaiano forme tumorali maligne, come ad esempio il melanoma. Risulta difficile distinguerli tra di loro per un occhio inesperto, è bene infatti rivolgersi ad un professionista preparato per controllare periodicamente che non si sviluppino cellule tumorali.
Se, di fatto, da un lato si deve perseguire la salute del paziente, analizzando i potenziali nei che potrebbero mutare in un tumore maligno (melanoma), dall’altro si deve tenere in considerazione che l’eliminazione degli stessi può comportare la presenza di una piccola cicatrice che, se presente a livello del viso ad esempio, deve essere il meno evidente possibile. A tal riguardo un chirurgo plastico è di gran lunga più indicato rispetto a un dermatologo ad eseguire l’asportazione. Il più delle volte, infatti, quando si elimina un neo si tratta di una decisione presa in concomitanza a un duplice parere, quello del dermatologo e quello del chirurgo plastico.
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Tipologie principali di nei
Classificandoli in base alla loro localizzazione, sia i nei che compaiono nell’arco della vita sia quelli con cui nasciamo, possono essere divisi in tre categorie:
- Nei intradermici tutto il processo di evoluzione dei nei appartenenti a questa categoria avviene al di sotto dello strato epidermico e risultano essere leggermente sollevati dalla superficie con un colore che va dal marrone chiaro ad un rosso acceso. E’ più frequente trovarli negli adulti che nei bambini.
- Nei giunzionali, vengono chiamati così perché la crescita dei melanociti che creano questi nei avviene a livello della giunzione dermo-epidermica. Risultano rotondeggianti e piani rispetto alla superficie della pelle con un colore uniforme che va dal marrone al nero. Solitamente si presentano già durante l’infanzia mentre con il passare del tempo possono diventare rialzati, ipopigmentati o addirittura scomparire
- Nei composti, sono una via di mezzo tra i nei giunzionali e quelli intradermici e infatti presentano un po’ entrambe le caratteristiche di questi due. Solitamente risultano essere in rilievo con una pigmentazione uniforme
Classificandoli invece in base alle loro caratteristiche macro e microscopiche è possibile dividerli in queste categorie:
- Nevo di Clark, è il nevo melanocitico che si trova più facilmente, è di piccole dimensioni, omogeneo, tondeggiante e di colore marrone che sfuma nei contorni. Solitamente si trovano nella zona del tronco e degli arti ma sono anche molto frequenti sulle natiche e sulle superfici plantari.
- Nevi di Clark atipici, risultano più grossi di 6 mm di diametro e hanno un aspetto disomogeneo con bordi frammentati. Questa tipologia spesso si evolve in un melanoma perciò è bene monitorarli con visite annuali dal dermatologo, nel caso risultino pericolosi verranno asportati chirurgicamente.
- Nevo di Spitz, papuloso, rossastro e di piccole dimensioni questo nevo insorge durante l’infanzia o l’adolescenza nella zona degli arti e del volto. Una volta esaminati si può riconoscere un’iperpigmentazione omogenea della pelle circostante, è bene mantenere monitorata la situazione dato che, da benigni, possono crescere molto rapidamente.
- Nevo di Reed, più frequente negli arti delle donne questo neo di piccole dimensioni ha una forma papulare e si presenta nell’età adulta. Questo neo risulta avere l’aspetto di una stella: al centro ha un’intensa pigmentazione marrone/nera che va poi a scemare in delle strie radiali.
- Nevo di Miescher, appare dopo la pubertà specialmente nell’area del volto. Ha un aspetto cupoliforme ed una colorazione bruna o molto vicino alla cute. Solitamente possiede anche uno o più peli che crescono all’interno rendendo il suo aspetto poco tollerabile dalla persona che lo possiede.
- Nevo blu, non in rilievo rispetto alla pelle presenta una colorazione blu/nerastra a causa della localizzazione profonda degli elementi pigmentati
- Nevo di Sutton, chiamato anche “nevo con alone” ha una parte centrale di colore rosso o marrone che va a sfumare in periferia diventando più chiaro. La caratteristica che distingue questo neo dagli altri è principalmente il fatto che solitamente ha un diametro superiore alla norma.
- Nevo di Unna, comparendo in età adulta sul tronco o sugli arti, questo neo ha una consistenza morbida ed è di colore chiaro. Solitamente cresce verso l’esterno e assume una forma polipoide che gli conferisce le sembianze di una mora. Sono sempre nei benigni ma, dato che possono raggiungere grosse dimensioni, vengono considerati antiestetici.
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Come capire se un neo è benigno
Come abbiamo visto controllare i nei sulla propria pelle è davvero molto importante dato la rapidità nel loro cambiamento. Per assicurarsi che di anno in anno non si evolvano negativamente è bene fare delle visite di controllo presso un dermatologo esperto. Grazie all’esame dermatoscopico è possibile comprenderlo.
L’esame consiste nella documentazione fotografica delle zone interessate per poter valutare la loro evoluzione e agire nel caso in cui si verifichi l’avanzamento di melanomi maligni. E’ anche possibile che ci si debba sottoporre ad una biopsia se si presenta una delle seguenti caratteristiche:
- cambiamento di colore o dimensione
- prurito
- ulcerazioni
- dolore
- sanguinamento
- mutamento dei margini
Durante l’arco di tempo tra una visita e l’altra è consigliabile effettuare un’auto-analisi dei propri nei in modo da cogliere i possibili cambiamenti. Senza avere conoscenze specifiche a riguardo è possibile notare tali trasformazioni anche grazie alla cosiddetta regola dell’ABCDE che aiuta ad analizzare ogni neo secondo i parametri più importanti:
- A di asimmetria per la valutazione del cambiamento di una lesione non uniforme
- B di bordi per osservare la presenza di irregolarità nei margini
- C come colore in modo da valutare se sono avvenuti cambiamenti come sfumature marroni, rosse, bianche e blu
- D di dimensione per porre l’attenzione all’aumento del diametro (non deve superare i 6 mm) e dello spessore
- E come evoluzione irregolare che porta modifiche al neo nell’arco di poco tempo.
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Rimozione nei Milano: quale trattamento scegliere?
Le motivazioni per cui si sceglie di ricorrere ad un trattamento di rimozione nei Milano sono due: estetica e terapeutica. La prima motivazione spinge il paziente a sottoporsi a questo servizio perché non apprezza la posizione o le dimensioni dei nei che vuole rimuovere mentre la seconda ha a che fare con la possibile presenza di cellule tumorali maligne.
Qualsiasi sia la motivazione i metodi per rimuovere i nei sono due e scegliere quello più adatto al proprio caso spetta al chirurgo scelto. Proprio per questo è molto importante affidarsi ad uno specialista esperto che vanti molti anni di esperienza e qualifiche. Questo, dopo aver fissato un appuntamento, esaminerà il caso del paziente nei dettagli e aiuterà a scegliere il metodo di rimozione migliore che consenta di ottenere i risultati migliori senza effetti collaterali.
Scopriamo meglio i due trattamenti di rimozione nei Milano:
- Rimozione Chirurgica: Questo tipo d’intervento è il più utilizzato quando si ha il sospetto che il neo da asportare sia di natura maligna. L’asportazione chirurgica permette sempre l’esecuzione dell’esame istologico. Eseguito in anestesia locale si procede ad incidere ed asportare, oltre al neo, una piccola porzione di cute intorno al neo; per evitare che si riformi. In seguito si esegue una sutura con fili molto sottili.
- Rimozione Laser: La tecnica al laser distrugge le cellule del neo mediante un bombardamento circoscritto del fascio laser. E’ abbastanza evidente che questo tipo di tecnica sia indicata esclusivamente per i nei di natura esclusivamente benigna. E’ un intervento ambulatoriale che non ha bisogno di anestesia locale e che in genere dura pochi minuti. In seguito al trattamento occorre medicare l’area trattata, che arriverà in pochi giorni a completa guarigione, spesso senza lasciare alcun segno.